"Con mezzi propri" è un libro che parla di scuola come molti altri oggi, ma a differenza della maggior parte di essi, ne parla raccontandola dall’interno, fornendo credibilità e accendendo l’interesse per tutti gli episodi narrati.
Si tratta di una testimonianza di vita vissuta che diviene saggio, perché l’insegnante non parla di se stessa come di un caso particolare, ma si dice convinta che problematiche ed esperienze evidenziate nel libro siano comuni a molti altri insegnanti.
Gli episodi della vita della scrittrice, professoressa da sempre e per sempre, alternano drammaticità, tenerezza e sottile umorismo. Hanno in comune una tesi: dimostrare che fare scuola non può essere solo attivare una mera trasmissione di nozioni; fare scuola significa soprattutto costruire rapporti umani, indispensabili perché un professore capisca i suoi studenti e questi ultimi lo apprezzino e, soltanto dopo, lo stiano a sentire.
L’obiettivo dell’autrice è, a mio parere, pienamente centrato.
Un piacevole saggio che sarebbe bene che tutti leggessero, studenti, genitori ed insegnanti.
Recensione di Marcello Garozzo